lunedì 30 luglio 2012
venerdì 20 luglio 2012
"Non credo al Paradiso" incontro con Patrizia Varetto
Vi lasciamo qualche minuto di registrazione per incuriosirvi: se vi siete persi la presentazione, trovate il libro nelle biblioteche delle Giudicarie.
lunedì 16 luglio 2012
Presentazione di "Siro" - Fotografie
mercoledì 11 luglio 2012
mercoledì 4 luglio 2012
SIRO di FRANCESCO VIDOTTO
In attesa di colloquiare con l'autore domani giovedì 5 alle ore 21,00 presso la biblioteca di Roncone postiamo la recensione del libro concessaci da una gentile utente:
"Quando ho letto che il romanzo partiva da un vecchio diario ho subito pensato di trovarmi di fronte all’ennesima storia banale e scontata, invece mi sono trovata immersa nel racconto di una vita per nulla ordinaria. La storia è quella di Siro, un personaggio che resta nel cuore. Una delle tante piccole storie della più grande Storia, che coinvolge così tanto il lettore da trasportarlo in un'epoca lontana, in quel mondo che ci hanno raccontato qualche volta i più anziani e che sembra lontano anni luce: un mondo di fame e povertà, di fatica e di miseria, ma anche di grande coraggio e di rapporti profondi. Nelle pagine di questo romanzo si incontrano personaggi intensi e reali che mi hanno fatto riflettere, ridere, emozionare: l'autore è sicuramente riuscito a dar loro un'anima. La madre, dolce ma forte come una roccia delle Dolomiti in cui vive; il padre, violento e alcolizzato; i fratelli, compagni fedeli di gioie e dolori; la maestra affettuosa, che comprende i desideri di Siro bambino. E poi Vera, amore Vero e unico, ma impossibile ed osteggiato. Amore, che porta dolore e sofferenza, e alla quale Siro, ormai uomo, si deve rassegnare. Stringe i denti e affronta ciò che il destino ha in serbo per lui: Siro “solitario”, Siro “dei monti”, Siro “quello strano” agli occhi dei compaesani… Siro che, come un animale del bosco, cerca rifugio fra la care montagne che lo proteggono fino a quando la vita, dopo tanto dolore, gli restituirà un po’ di dolcezza…"
"Quando ho letto che il romanzo partiva da un vecchio diario ho subito pensato di trovarmi di fronte all’ennesima storia banale e scontata, invece mi sono trovata immersa nel racconto di una vita per nulla ordinaria. La storia è quella di Siro, un personaggio che resta nel cuore. Una delle tante piccole storie della più grande Storia, che coinvolge così tanto il lettore da trasportarlo in un'epoca lontana, in quel mondo che ci hanno raccontato qualche volta i più anziani e che sembra lontano anni luce: un mondo di fame e povertà, di fatica e di miseria, ma anche di grande coraggio e di rapporti profondi. Nelle pagine di questo romanzo si incontrano personaggi intensi e reali che mi hanno fatto riflettere, ridere, emozionare: l'autore è sicuramente riuscito a dar loro un'anima. La madre, dolce ma forte come una roccia delle Dolomiti in cui vive; il padre, violento e alcolizzato; i fratelli, compagni fedeli di gioie e dolori; la maestra affettuosa, che comprende i desideri di Siro bambino. E poi Vera, amore Vero e unico, ma impossibile ed osteggiato. Amore, che porta dolore e sofferenza, e alla quale Siro, ormai uomo, si deve rassegnare. Stringe i denti e affronta ciò che il destino ha in serbo per lui: Siro “solitario”, Siro “dei monti”, Siro “quello strano” agli occhi dei compaesani… Siro che, come un animale del bosco, cerca rifugio fra la care montagne che lo proteggono fino a quando la vita, dopo tanto dolore, gli restituirà un po’ di dolcezza…"
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